Tram 907

Descrizione

Nel 1997, presso le Officine Centrali dell’ATAC, vengono effettuati i primi lavori di ricostruzione dei motori di trazione e del compressore. Dal 2001 si è intervenuti sulla cassa. Gli abili falegnami della storica falegnameria aziendale hanno successivamente potuto ricostruire e riassemblare le due fiancate e le due cabine. Alcune apparecchiature sono state prelevate dalle vetture MR-S ancora in demolizione, revisionate ed installate sulla 907. L’impianto elettrico è stato sostituito con uno nuovo rispondente alle moderne norme di sicurezza. L’arredo interno ha creato non poche difficoltà per la complessità delle lavorazioni in legno: sono state rispettate dimensioni e tipo di legno costitutivo delle parti, tutto sulla base di rilievi fotografici precedenti alla demolizione, di campioni conservati e di foto storiche; allo stesso modo sono stati ricostruiti i porta lampade in legno sul modello di quelli antichi. Tra gli elementi originali si segnalano le cornici interne laterali e i soffitti. Infine, la vettura è stata verniciata con il tradizionale bicolore verde dell’ATAC basandosi interamente su campioni di parti originali, documentazioni fotografiche e ricordi di esperti appassionati.

Il tram 907 è una testimonianza importante e concreta di come fosse organizzato il sistema degli spostamenti dei cittadini attraverso la città di Roma. Le “otto finestrini” serie 497-1055, a cui appartienela 907, costituiscono a cavallo degli anni ’20 e ’30 il prodotto tecnicamente più avanzato dei tram romani: sono dotate di sistemi elettrici e frenanti e di altre caratteristiche tecniche all’avanguardia per il tempo in cui vengono messe in circolazione. Il lungo periodo di esercizio, arrivato fino all’inizio degli anni Sessanta, lo dimostra ampiamente.

La 907 viene costruita nel 1927, ritirata dal servizio ordinario nel 1963 nel momento in cui le grandi soppressioni tramviarie del 1960 rendono sovradimensionato il parco mezzi. La 907 non viene però mandata alla demolizione ma passa al servizio “sezione vie e lavori” fino al 1968. E’ dimenticata all’interno del deposito e solo nel 1979, dopo averla riscoperta e dopo lunghe trattative, il GRAF riesce ad acquistarla.

Trasferita in un terreno privato dove rimane all’aria aperta fino al 1997, viene trasferita in ambito atac quando comincia il lento lavoro di restauro concluso nel 2005.

Questo tram “otto finestrini”, dal caratteristico aspetto primi Novecento, entra così nell’immaginario collettivo dei romani come parte insostituibile della loro vita quotidiana.

Dopo l’imponente lavoro di ricostruzione, la 907 è oggi stata collaudata ed è disponibile per viaggi rievocativi, eventi e riprese cinematografiche.

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Il restauro:

Per il restauro qui è possibile vedere tutte le foto del lungo lavoro effettuato.

Dati tecnici:

Caratteristiche generali:
Costruttore: Carminati & Toselli
Lunghezza totale: m 9.600
Larghezza massima: m 2.350
Altezza massima: m 3.200
Passo: m 2.900
Sale motrici: 2
Sbalzo anteriore e posteriore: m 3.350
Scartamento: m1.445
Peso a vuoto: Kg 12.000
Velocità massima: Km/h 24
Posizione del posto di guida: al centro
Posti a sedere: n°12+2
Posti in piedi: n°12

Equipaggiamento elettrico:
Costruttore equipaggiamento elettrico: CGE
Motori: 2
Tipo motore: CGE-CT-136K
Tensione nominale di alimentazione: 550V
Regolatore di trazione: CGE-B54P
Presa di corrente: Archetto tipo 1923
N°1 interruttore principale tipo automatico
N°1 bobina di self

Freni:
Ceppi: n°8 (due per ruota)
Freno elettrostatico
Freno pneumatico Westinghouse
Motocompressore: CGE-DM-16

Il Disegno: