Le locomotive del gruppo e.636 hanno
rappresentato per molti decenni una risorsa insostituibile per l’esercizio
sulla nostra rete ferroviaria.
Progettate negli anni trenta e costruite fino al 1962 queste macchine, sono
state progressivamente relegate ai servizi merci nonché al traino di convogli
regionali su linee secondarie. Intanto il tempo avanza inesorabile anche per le
simpatiche e636 e quindi, sebbene in misura lenta e graduale, è in atto un
programma di radiazione delle unità in peggiori condizioni che ha portato al
progressivo assottigliamento del numero di unità disponibili a circa 250
locomotive.
L’aspetto
estetico di queste locomotive è rimasto praticamente immutato nei colori per
circa cinquant’anni (il classico schema Castano- Marrone Isabella) fino al
1987, quando fu sperimentato presso le OGR di Verona Porta Vescovo un nuovo
schema di coloritura, adottato dall’unità e636.080, allora in dotazione
all’impianto scaligero. Il grigio perla
e blu orientale, questi i colori decisi in uno schema al vero molto semplice ed
azzeccato sulle linee spigolose della locomotiva. Nell’occasione ha trovato
spazio sul frontale anche il logotipo FS in uso negli anni ’80.
Sebbene in origine destinata a rimanere in
grigio/blu solamente fino al successivo intervento di riparazione ciclica, la
e636.080 continuò il servizio in tale livrea fino al novembre 1999 quando,
ormai assegnata al deposito di Livorno, venne ridipinta in Marrone Isabella
poiché giudicato troppo oneroso il ripristino estetico in grigio/blu.
Trascorsi ancora due anni di servizio la
.080 viene accantonata in deposito a Livorno e lì aspetta di essere divorata
dalla fiamma ossidrica, alla stregua delle altre unità gemelle.
Prende così corpo l’idea di ricercare
un’altra unità di e636 allo scopo di rievocare il piacevole aspetto estetico
della .080, prendendo anche spunto dalle unità di e645 ed e646 recentemente
riportate alle splendide livree d’origine da un gruppo di appassionati
milanesi.
Tra le locomotive assegnate alla OML di
Roma S.Lorenzo viene dunque individuata la E636.117, peraltro la prima unità
del gruppo costruita dal TECNOMASIO ITALIANO BROWN BOVERI nel 1953, ferma per Riparazione Speciale da
alcune settimane. La locomotiva,
vecchia gloria del deposito Romano, purtroppo si trova in condizioni estetiche
a dir poco scadenti e completamente imbrattata dal solito imbecille writer di
turno. Le condizioni manutentive, al
contrario, sono piuttosto confortanti e fanno presupporre ancora una buona vita
utile a questa locomotiva.
Dopo
alcune settimane di attesa dalla richiesta ufficiale, viene finalmente data
l’autorizzazione dalla Direzione Cargo di Napoli, cui fa carico la nostra unità
ed…iniziano i lavori.
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Vengono individuate per primo le parti
soggette a corrosione e si provvede, mediante sgrossatura e successiva
stuccatura, al ripristino locale.
Si
ripassano tutte le cornici dei
finestrini frontali e laterali per eliminare vecchie stuccature distaccate
dagli agenti atmosferici e si asportano, sebbene con molta difficoltà, tutti i
graffiti presenti sulla cassa.
Piacevolmente riaffiorano testimonianze di anni passati, quali la
vecchia vernice Castano del telaio e gl’interventi subiti negli anni ’70 per
eliminare le prese d’aria dal lato apparecchiature. Sono state ricostruite,
mediante ribattitura e stuccatura, n°3 prese d’aria ad orecchio danneggiate da
urti.
A
questo punto sulle superfici risanate viene applicato, a scopo protettivo, uno
strato di stucco acrilico spray per preparare la cassa alla successiva fase di
verniciatura.
Con
l’ausilio del personale FS vengono accuratamente lavati e sgrassati, mediante
acqua calda in pressione, i carrelli nonchè l’intera cassa. Ora si è pronti per
la verniciatura vera e propria.
Trasferita
la locomotiva all’interno dell’Officina Medie Riparazioni, in corrispondenza
del reparto pantografi, si provvede a ripulire il tetto dai residui d’esercizio
rimasti (grasso, materiale d’usura degli striscianti, ecc...) ed anche qui si
stuccano alcune zone ammalorate compresi alcuni fori sulle lamiere rimasti da chissà quanto tempo.
La
verniciatura del tetto viene poi effettuata con smalto sintetico FS Grigio
Perla, applicato in tre mani successive per permettere un’efficace protezione
dall’usura del servizio. Per il resto
della cassa viene sperimentata una soluzione diversa, atta a proteggere la
verniciatura dagli atti vandalici cui vanno incontro inevitabilmente le
povere e636 romane: optiamo quindi per una verniciatura di tipo poliuretanico
bicomponente ad alta resa ed una protezione finale con smalto acrilico
bicomponente antigraffito.
Questi prodotti, dal costo piuttosto
elevato, consentiranno poi una rapida pulizia in caso d’imbrattamento da
vernici Spray ed il mantenimento di un’elevata brillantezza anche in ambiente
aggressivo, qual’è quello ferroviario.
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Due
mani iniziali per il grigio perla FS seguiti dal completamento in Blu orientale
della cassa delineano già il risultato finale dell’intervento. Mancano ora
tutte le marcature ed i fregi frontali della locomotiva che, per accordi con la
direzione Cargo, dovranno essere del tipo attuale XMPR. Tutto sommato anche in
nuovo logo, in versione monocromatica blu, non è poi così male...
Anche
i carrelli ed il sottocassa sono stati oggetto di accurata verniciatura a
spruzzo con l’impiego di smalto Nero Lucido antiruggine. Completano l’opera i
numerosi ritocchi finali sui vari rubinetti della pneumatica.
Si
applicano tutte le marcature di servizio mediante l’utilizzo di materiale
plastico PVC tagliato al plotter dai disegni originali FS. E’ presente anche l’indicazione di
'locomotiva storica', ripetuta in cabina di guida, sperando possa
sensibilizzare l’attenzione del personale FS (e non) al rispetto delle condizioni
estetiche del rotabile.
Finiti
i numerosi ritocchi di colore necessari, si applica la vernice protettiva
trasparente, anche qui con l’ausilio della pistola a spruzzo per ottenere buoni
risultati.
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Ricostruite
anche le targhe FS e del costruttore, mancanti sulla fiancata sinistra, mediante
una nuova fusione in lega d’alluminio.
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Infine,
anche se non previsto inizialmente, è stato portato a termine anche la
risistemazione interna delle cabine di guida, con la riverniciatura integrale
delle pareti, tetto e strumentazione. Alcuni particolari mancanti, come ad es.
i telai di sbrinamento sono stati ripristinati con parti provenienti da altre
unità demolende.
Terminate
le lavorazioni di ripristino estetico, il 17 maggio 2002 la e636.117 viene
formalmente presa in carico dall’Officina Medie Riparazioni di Roma
S.Lorenzo per la Riparazione Speciale
comprendente il cambio delle sale montate.
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Tali operazioni si concludono il giorno 4 luglio 2002 sicchè, dopo il montaggio dei pantografi ed alcune operazioni di verifica delle parti meccaniche ed elettriche, la locomotiva attende l’effettuazione della corsa prova, prevista per il giorno seguente.
Il 5 luglio la e636.117 muove i suoi primi passi dopo la Riparazione Speciale nella tratta Roma Tib-Frosinone e vv. e, dopo i necessari rilievi acquisiti durante la corsa prova, viene finalmente restituita all’esercizio.
Un doveroso ringraziamento va al Capo-officina, i Capi Tecnici ed alle maestranze dell’OML di Roma S.Lorenzo per l’estrema disponibilità ed il notevole impegno profuso nel concretizzare questo piccolo sogno.
SCHEDA TECNICA LOCOMOTIVA e636.117
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Mese/Anno di costruzione |
Maggio 1953 |
Costruttore |
Tecnomasio Italiano Brown Boveri Officine di Vado Ligure |
Rodaggio |
Bo’Bo’Bo’ |
Lunghezza totale |
18250 mm |
Velocità max |
110 km/h |
Rapporto trasmissione |
21/65 |
Passo carrelli/interperno |
3150/5200mm |
Motori |
6 tipo FS 32 R 200 |
Isolamento motori |
Classe A (Tmax 105°C) |
Potenza oraria/continuativa |
6 x 350 kW/ 6 x 315 kW |
Corrente massima in avviamento |
350 A |
Forza di trazione max in avviamento |
215,8 kN |
Massa |
101000 kg |
Trasmissione del moto |
Sistema a foglie libere ed albero cavo |
Regolazione velocità |
di tipo circuitale con reostato d’avviamento |
Pantografi |
Tipo 52 FS |
Deposito Appartenenza |
OML.ROMA S.L. |
Divisione |
CARGO |
Note: impianto lubrificazione centralizzata tipo Willy Vogel. |